Pecorino Romano, due millenni di sapore prezioso.

Un vero gioiello della gastronomia europea, dal sapore ricco e complesso, appena piccante, con una storia che risale fino al tempo dell’impero romano. Duemila anni fa Virgilio ne ha raccontato l’uso nelle legioni, Columella ne ha descritto minuziosamente la lavorazione. Oggi è tutelato dalla Denominazione di Origine Protetta: può essere prodotto solo nel Lazio, in Sardegna e nella provincia di Grosseto, e solo con il latte e il caglio delle greggi locali. Nasce dal latte intero ovino, ed è fatto per durare a lungo con tutto il suo sapore e tutte le sue virtù nutritive: per questo deve maturare almeno 5 mesi (addirittura 8 per poter essere grattugiato). Proprio la salatura, che serve a farlo durare a lungo, e la stagionatura sono fra le fasi più delicate e difficili della preparazione. Il pecorino romano, con il suo sapore intenso e piccantino, è un ingrediente fondamentale delle ricette tradizionali. È semplice e autentico: delizioso da grattugiare o da gustare a tocchetti con la verdura cruda. Grazie alla lunga stagionatura, è naturalmente senza lattosio.

       
     

Il Pecorino Romano in cucina.

Ha duemila anni e ha fatto la storia della cucina italiana. Crudo, grattugiato o a tocchi, è fondamentale per tantissimi piatti tradizionali, eppure il suo sapore prezioso si presta perfettamente a nuovi accostamenti creativi.

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